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di CARMELINA ROTUNDO
Foto di Luca Peccantini
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La salita in alto sul duomo di Siena ci porta nel cielo, nel vento a rimirare la bellezza dell’ architettura degli interni a respirare l’ incanto di un paesaggio di tetti di architetture sorprendenti, nel vento in alto… son ali di angeli questi che quasi tocco .. parte di una materialità, di una spritualità che è vita; insieme piccole gocce eppur parte di una immensità sotto questo cielo ! Dal 6 aprile, è possibile ammirare il ‘cielo’ del Duomo, una serie di locali mai aperti al pubblico, in cui per secoli nessuno è potuto accedere, se si eccettuano le maestranze dirette dai grandi architetti che si sono avvicendati nei secoli, di cui recano testimonianza progetti e schizzi effigiati talvolta direttamente sui muri.
La “porta del cielo” si è aperta ai visitatori come salissero attraverso la scala apparsa in sogno a Giacobbe, la cui cima raggiungeva il cielo e gli angeli di Dio salivano e scendevano (Genesi 28,10-22). Nel sogno Dio promette a Giacobbe la terra sulla quale egli stava dormendo e un’immensa discendenza. Al suo risveglio Giacobbe esclama «Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo», verso utilizzato dalla liturgia nella messa della dedicazione delle cattedrali. Ma ‘porta del cielo’, secondo le litanie lauretane, è anche la Vergine, definizione che meglio esprime la potenza e la bontà di Maria, la quale come Madre di Cristo e dell’umanità, concorre alla nostra salvezza eterna in Cielo ove lei è ‘Regina assunta’.
Il percorso “dall’alto” permette di comprendere meglio la dedicazione del Duomo di Siena all’Assunzione della Madonna e il forte legame che i senesi hanno da secoli con la loro ‘patrona’: Sena vetus civitas Virginis e di abbracciare con lo sguardo la città scoprendone scorci diversi in nuove prospettive L’iniziativa, fortemente voluta dall’Opera della Metropolitana di Siena, è organizzata da Opera – Civita Group. Opera Civita Group gestisce il servizio prenotazioni, informazioni e visite guidate per il Complesso del Duomo di Siena e, in occasione delle aperture straordinarie Porta del cielo, propone pacchetti culturali che arricchiscono l’offerta turistica della città.
Per maggiori informazioni visitare il sito:
http://www.operaduomo.siena.it
6 aprile – 27 ottobre 2013
Biglietti (solo su prenotazione) Intero €25.00 Gruppo €400.00 (max 17 pax)
Informazioni e Prenotazioni T. +390577286300 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17)
Email: opasiena@operalaboratori.com
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LO SPLENDORE DEL CARAVAGGIO

IMMAGINE GENTILMENTE FORNITA DA OPERA DUOMO – SIENA per USO DI INFORMAZIONE – Diritti Riservati
CARAVAGGIO Ai cittadini del mondo è offerta infatti la possibilità di salire alla PORTA DEL CIELO e di vedere del CARAVAGGIO uno dei suoi capolavori.
Un paesaggio verde di dolci declivi dove piante di olivi arricchiscono la sceneggiatura, casali isolati: nell’ intreccio dei rami si stan risvegliando le gemme e fiori a grappoli soffici insieme a foglie ; qua e là cipressi alcuni giovani, altri antichi; le vigne spoglie delimitano spazi geometrici, per poi lasciar posto a quasi un bosco; il giallo che risplende, mi piace questo gioco di intrecci di rami, ancora cipressi a corona, altri isolati in primo piano , di fianco scorci di chiese.. come si arrampicano i filari di viti ed ancora a manciate risplendono gialli di piccoli fiori: ora il paesaggio è punteggiato di edifici- fabbriche, ora affollato di case, campanili… spicca la grande costruzione di vetro del MONTEPASCHI DI SIENA.
E ‘bellissimo questo lasciarsi andare nel pesaggio di un viaggio Firenze-Siena uniti verso la meta: il CARAVAGGIO, il pittore del pennello di luce, quell’ artista che mi era rimasto negli occhi- nel cuore, quando, entrata nella basilica Santa Maria del Popolo a Roma, indimenticabile mi apparve la conversione di San Paolo: un attimo di luce nel tempo e nello spazio, la conversione l’ aveva colta cosi’ Caravaggio; risalgo su, su per la porta del Cielo dove lo sguardo tutta l’ abbraccia la piccola Siena dal nord, al sud, a est ed a ovest e quelle tegole come si lasciano accarezzare dal sole, che ogni raggio oggi ha fatto lucente, la torre del Mangia unica cosi’ vicina al cielo, oggi celeste- azzurro, lo sguardo “vola” ancora lieve sui tetti di Siena – il convento di San Domenico, le Apuane… non so stare ferma e mi muovo su quelle terrazze e dentro i sottotetti dove si conservano macchine antiche, arnesi che, usati da mani di scalpellini sapienti, han saputo trarre miracoli dalla materia; lo sguardo ritorna all’interno del DUOMO: son luce e colore le vetrate; son elaganza gli archi, le colonne i marmi, le statue che ora mi fronteggiano, davanti alla stessa altezza e dall’ alto dei tetti con nello sguardo e nel cuore quel volo di tetti nel cielo scendiamo nella caverna del cuore del duomo di Siena nella cripta, dove nel silenzio e nel raccoglimento mi appare di lui, del Caravaggio: il SAN GIOVANNI BATTISTA, il pennello di luce che ancora una volta scolpisce la forma: idea- immaginazione- creazione di una opera d’ arte che lanciata nel tempo si è arricchita di sguardi dei cittadini del mondo che l’ han ammirata, scoprendone sempre qualcosa di nuovo e di antico , di forte e di dolce e quella luce che accarezzava i tetti di Siena, Caravaggio l’ avea imprigionata e “scolpita” nel suo SAN GIOVANNI BATTISTA
di Carmelina Rotundo