E’ una meta irrinunciabile nel visitare Firenze. E’ la Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, in via della Scala n.16. Irrinunciabile per quella ” magia di Profumi” che Messer tempo gli ha conferito;laboriosità di frati che alla preghiera hanno unito la coltivazione di campi, per trarne erbe a beneficio della salute ed ad abbellimento del corpo: una magia dei profumi irresistibile ancor oggi che qui rimane nel solco di una secolare tradizione e di un grande rinnovamento sempre in atto grazie alla sapiente attenta operadella proprietà
Ogni prodotto dell’Officina potrebbe raccontare la propria storia, come ad esempio “l’Acqua della Regina”, essenza studiata e realizzata appositamente per Caterina de’Medici che, incoronata Regina di Francia, fece conoscere ed apprezzare anche in quel paese il suo prezioso profumo. Non si possono tralasciare altre antiche ricette, quali il Liquore Mediceo, l’Alkermes, l’Elisir diChina, l’Aceto dei Sette Ladri e l’Acqua di Santa Maria Novella.
Tra le tante erbe medicinali coltivate ed utilizzate dai frati domenicani, la più importate è la balsamite o erba di Santa Maria, tuttora utilizzata per la preparazione delle pasticche e dell’Acqua di Santa Maria Novella.
La pianta di balsamite era coltivata nell’orto monastico e veniva raccolta nel periodo di San Giovanni, patrono della città di Firenze che si celebra il 24 giugno. L’Erba veniva poi distillata in alambicchi, per poi ottenere l’Acqua Aromatica e l’olio essenziale, ingredienti fondamentali dei 2 antichi medicamenti. L’Acqua di Santa Maria Novella, conosciuta all’epoca come Acqua Antisterica, ha proprietà antispasmodiche, digestive, dissetanti. Ancora oggi il procedimento di coltivazione, raccolta e distillazione segue l’antica tradizione.
L’Aceto dei Sette Ladri è in realtà un aceto aromatico e la leggenda racconta che durante il periodo della pestilenza fosse impiegato da sette predoni, ognuno dei quali conosceva un componente ed ignorava gli altri sei. Questo rimedio permetteva loro di saccheggiare i malati senza essere contaminati. Veniva passato sulle mani e sul viso oppure fatto bruciare nelle case per preservarsi dalle malattie contagiose in genere. Fa ancora parte delle farmacopea tradizionale ed è usato, come stimolante e per purificare l’aria.
La Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella Meta è meta irrinunciabile per il ” fascino dell’ eleganza” dei suoi ambienti testimonianza di antiche storiche. I locali di via della Scala tutt’oggi adibiti alla vendita e fino a pochi anni fa anche cuore della produzione della Santa Maria Novella, sono vere e proprie sale museali: l’Antica Spezieria, oggi erboristeria, riservata alla vendita ed all’esposizione dei prodotti dal 1612 al 1848; la storica Sala di Vendita, ristrutturata nel 1848, quando la sempre crescente notorietà della Farmacia rese necessario un idoneo salone per accogliere i clienti; la Sala Verde, fin dal 1700 sala di ricevimento, nella quale venivano servite le specialità della Farmacia, come l’Alkermes o la China, ma soprattutto la cioccolata, bevanda allora di gran moda. Il percorso museale si sviluppa in quelli che un tempo erano gli antichi laboratori e magazzini dell’Officina.
Anche le stanze ” recuperate” spingono il visitatore a godere di scoperte sensazionali come la Sacrestia dell’ex cappella di San Niccolò, affrescata con scene raffiguranti le “Storie della Passione di Cristo” dal pittore Mariotto di Nardo di Cione intorno al 400, che ha visto negli anni numerosi interventi di restauro. Senza dubbio l’intervento ottocentesco è stato il piu` impattante, infatti, la volta fu interamente ridipinta e su uno sfondo di cielo stellato furono rappresentati i quattro evangelisti. In occasione dei festeggiamenti dei 400 anni di ininterrotta attività dell’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, sono state intraprese importanti opere di restauro. La volta è stata completamente liberata dalla pittura ottocentesca e riportata all’originale dipintodi Mariotto di Nardo. I quattro evangelisti ottocenteschi hanno dato posto a tre santi ed un vescovo: un francescano (San Bernardo di Quintavalle), un benedettino (San Benedetto), un domenicano (San Tommaso) ed un vescovo (San Niccolò o San Zanobi).
La Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella è meta irrinunciabile per regalarci eventi: concerti, presentazioni di libri, mostre…. che arricchiranno la mente e condurranno il cuore sui sentieri dell’ emozione. Oggi proiettata nel futuro, l’Officina Profumo – Farmaceutica di Santa Maria Novella, commercializza i suoi prodotti non solo a Firenze, ma nelle principali città italiane. Esistono negozi monomarca anche in Francia, Spagna, Inghilterra. Varcando l’oceano negli Stati Uniti, Brasile e Panama e in Estremo Oriente in Giappone, Taiwan, Corea, Thailandia, Hong Kong e Sudafrica.La rinnovata sala – dove anticamente si trovavano i laboratori dell’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella,oggi siti in via Reginaldo Giuliani – il 9 maggio prossimo, alle ore 21, accoglierà l’ evento della presentazione di “Francesco”, la prima grande biografia storica illustrata su Papa Bergoglio, scritta da Roberto Alborghetti ed edita da Velar-Elledici. Un evento da non mancare.
Carmelina ROTUNDO
la professionalità, l’ impegno e la passione caratterizzano il percorso di collaborazione di ROBERTO ALBORGHETTI con tutte le persone che lo avvicinano e forse sarà il suo anno passato a Firenze a suscitare emozioni in più: Roberto è stato colpito dal fascino dell’ Officina Profumo Farmaceutica di S.M. N. come dimostrano le foto scattate nella sua pur fugace toccata e fuga a Firenze, che “profumano” di bellezza, quella che speriamo colpirà le persone che parteciperanno il 9 maggio in un dialogo di speranza
“non abbiamo altre strade che quelle dell’ amore” Carmelina Rotundo
Grazie per queste belle espressioni! E grazie per il contributo di questo post, dedicato alla storica ed antica Officina di Santa Maria Novella. So che c’è viva attesa per l’incontro del 9 maggio prossimo: sarà anche una bella opportunità per scoprire un luogo suggestivo, nel cuore di Firenze. E chi non è affascinato da Firenze? Parafrasando ciò che disse di Londra uno scrittore, potrei anch’io dire che “chi è stanco di Firenze, è stanco della vita”. Grazie e Buona Pasqua!