DAL COLTAN ALLA LUCE BLU: LA PRIMARIA “MORELLI” DI RAVENNA DISCUTE SUL “LIBROFONINO”


Il  libro “Pronto? Sono il Librofonino” è stato presentato a Ravenna (19 aprile 2018) presso la Scuola Primaria “Morelli” dell’Istituto Comprensivo “S.P. Damiano”. La presentazione del libro, con la presenza dell’autore, Roberto Alborghetti, che ha parlato di “Smombies, smartphones, bufale e cyberbulli”, ha coinvolto gli alunni delle Classi Quarta A e Quarta B; docente referente del progetto:Lorenza Candelma. Gli allievi hanno sottoposto l’autore a tante  domande, producendo poi nelle settimane successive un gran quantità di lavori sul testo, adottato in classe. Proponiamo, in questa seconda parte, altri testi che l’insegnante Lorenza ci ha fatto pervenire. Prossimamente ne proporremo altri. Sono davvero interessanti, da leggere anche come testimonianza su come è stato vissuto un momento scolastico che si è rivelato, come dicono gli alunni, utile, divertente, importante.   

Per info, incontri e adozione in classe del libro “Pronto? Sono il librofonino” contattare: dott.Paolo Sandini, sandinipaolo@gmail.com

SECONDA PARTE

Giovedì diciannove aprile verso le dieci e un quarto è venuto in classe lo scrittore Roberto Alborghetti, è un signore vestito in modo elegante,alto,di corporatura  media e con pochi capelli brizzolati. Quando l’abbiamo visto nell’aula dell’incontro, lui era seduto alla cattedra e stava auto-grafando il suo libro per noi. Mi ha stupito la sua educazione e la sua semplicità, infatti ha stretto la mano ad alcuni bambini. Si è presentato ed ha iniziato il suo discorso parlandoci dei CYBERBULLI e di come evitare i loro attacchi. Con l’aiuto della LIM ha raccontato di come la maggior parte dei ragazzi usa il cellulare in modo sbagliato;utilizzandolo per giocare o per scopi subdoli. Per andare a colpire persone che spesso invidiano,approfittando di loro per cercarne il lato più debole per poi attaccarle proprio in quello.

Ci ha fatto sapere che nel CONGO molti bambini vengono sfruttati per raccogliere il COLTAN che è un minerale ALTAMENTE RADIOATTIVO utilizzato per le componenti dei cellulari. Alborghetti ci ha fatto conoscere i pericoli dell’ECCESSIVO utilizzo di questi oggetti elettronici:l’epilessia fotosensibile, con svenimenti continui per la troppa stimolazione del cervello e grandi problemi alla vista.

Alla fine del suo intervento ci ha permesso di fare delle domande, ma c’era un po’ di confusione e mi sono distratto, quindi non ricordo cio’ che è stato detto. Sono rimasto ENTUSIASMATO dalla lezione perché ha raccontato cose molto interessanti e a noi sconosciute. Il suo libro credo mi piacerà,dato il risultato della lezione. Ma, ho appena cominciato a leggerlo e quindi non posso ancora esprimermi.

Matteo Cavalieri

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Il mese scorso, ed esattamente giovedì 19 aprile 2018 alle ore 10:30, nella nostra scuola è venuto a trovarci il giornalista Alborghetti. Io pensavo che un giornalista (uomo o donna) fosse una persona anziana, invece appena l’ho visto le mie aspettative sono mutate, infatti era un signore di mezza età, vestito con jeans, giacca, cravatta, camicia e un sorriso che metteva subito tranquillità.

Dopo averci salutato a tutti, ci ha letto la prima frase del suo libro ed ha acceso la lim per spiegarci molte cose interessanti, l’argomento che più mi ha colpito è stato quello sul COLTAN, sostanza tossica ed inquinante che è presente nel cellulare che ormai tutti  usiamo come una parte del nostro corpo come poi dice anche la canzone di Fedez & Dj Ax. Questa cosa dovrebbe far riflettere tutti! Alla fine della lezione, Alborghetti ha lasciato spazio alle nostre domande.

Io gli ho chiesto se ha mai intervistato persone importanti e lui mi ha risposto di si. Mi è piaciuta tantissimo sia la lezione che leggere il suo libro e il tutto mi ha portato a pensare molto sull’uso del cellulare ma, non so se la nostra nuova generazione sarà così brava a non farsi investire da questo oggetto che fa da padrone nella società attuale.

Filippo Trubia

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Giovedì 19 aprile alle ore 10:30 è venuto un bravissimo scrittore. Si chiamava Roberto Alborghetti, l’autore del Librofonino. Roberto aveva i capelli marroni, una camicia scura, cravatta, dei jeans, era magro, simpatico e intelligente. Quando è arrivato è andato nella classe 4a poi la maestra Lorenza ha chiesto se poteva firmare il Librofonino e lui ha risposto di sì ed eravamo tutti felici per questo regalo.

Quando ha acceso la lim ha detto che, in un sondaggio tra studenti, 377 persone usano il telefono per comunicare con gli amici, 364 per scattare foto, 257 per comunicare con i genitori, 237 per giocare, 165 per fare ricerche. Poi ci ha detto che il 7% delle persone sa la storia del cellulare, invece il 93% non la sa.

Ha interrogato altre persone su quali social usano di più: il 19% Snapchat, il 35% Facebook e il 46% Instagram. Alla fine ci ha lasciato tempo per fargli delle domande tipo: “Perché hai fatto un libro! Lo hai scritto da solo? Perchè hai deciso di fare il giornalista? Cosa si fa per diventare giornalista?”

La lezione è stata bellissima, io pensavo che sarebbe stata più noiosa, ma ho sbagliato, perché ci ha insegnato cose che non sapevamo tipo il T.A.S. che vuol dire tasso di assorbimento specifico o che tanti bambini muoiono durante l’anno per andare a prendere il coltan, una pietra che si trova in Congo e serve per fare alcune particelle per il telefono, iPad/ Tablet, computer.

Queste cose non le sapevo e ora starò più attento ad usare il telefono. Il librofonino è bellissimo anche le immagini sono illustrate bene, non so come abbia fatto a fare un libro così bello. Ed era bravissimo a spiegare le cose.

Giacomo Missiroli

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Il giorno 19 aprile 2018 presso la scuola Morelli lo scrittore Roberto Alborghetti è venuto a spiegarci come usare il telefonino e a presentarci il suo libro “Pronto? Sono il librofonino”. Lo scrittore era abbastanza alto con i capelli castani. E’ arrivato alle 8,30 ma l’incontro era alle 10,30, purtroppo ha dovuto aspettare. Appena arrivato ha acceso la “lim” e ci ha fatto vedere degli istogrammi sull’uso dei social network tipo: Facebook ,Instagram ,Snapchat. Da questi grafici abbiamo visto che in Italia il 46% dei ragazzi usa Instagram, il 35% Facebook e il 19% Snapchat.

Ci ha anche spiegato che bisogna fare molta attenzione a quello che si scrive e alle foto che si pubblicano perchè tutto subito diventa di dominio pubblico e che sui social la parola scherzo non esiste.

Dell’incontro mi è piaciuto tutto e nel libro che ho letto subito mi è piaciuto molto la parte dove appaiono la iena,lo sciacallo e l’avvoltoio che sono tre ragazzi che hanno rubato il telefonino ad Alessandro, perchè mi ha insegnato a non mandare messaggi brutti

Tommaso Morgagni

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Un giornalista è venuto a farci visita giovedí 19 aprile alle 10,30. Roberto era alto, gentile, con capelli marroni e occhi azzurri.  Appena è arrivato si è messo a firmare i libri, poi si è presentato, ha acceso la LIM ed è comparsa l’immagine del Librofonino.

Dopo ha iniziato a chiederci se a casa abbiamo il telefono, poi ci ha raccontato che un giorno nella metropolitana di Roma ha visto un ragazzo con in mano due telefoni. Ci ha raccomandato di stare attenti quando usiamo il telefono e alla lavagna ha scritto: CHAT = CHIACCHIERA.

Poi ha iniziato a leggerci le prime pagine del librofonino e ci ha spiegato perché si chiama cosí. Dopo ci ha spiegato che la luce blu guardata da vicino fa male alla vista. Infine ci ha detto che i telefoni vengono fatti con il coltan:  è un minerale radioattivo che estraggono dalle miniere del Congo. Però per estrarlo in un anno muoiono tantissime persone (tra cui bambini) per le radiazioni.

Alla fine ha lasciato spazio alle domande. L’incontro è stato molto bello perché ho imparato cose nuove e mi è piaciuto moltissimo quando ci ha dato il libro firmato.

Marco Mari

Il 19 aprile, giovedì, alle ore 11:00 fino alle ore 12:00 è arrivato un giornalista di nome Roberto Alborghetti. Era molto alto, vestito elegante, con degli occhi azzurri.

Appena arrivato ci ha dato il libro che lui ha scritto, si chiama “Pronto? Sono il Librofonino” e ce  l’ha anche firmato! Ha acceso la LIM e ci ha parlato del telefono cellulare, ci ha fatto vedere dei grafici e ci ha spiegato il bene e il male del telefono. Alla fine ci ha concesso di fargli delle domande, mi sono piaciute molto perchè ti consigliano di lasciare il telefono da parte e cominciare a leggere.

Martina  Loiacono

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Il giorno 19 aprile alle 10.02 la classe 4 B insieme alle maestre è andata nella classe 4° A. Dopo 2 minuti è arrivato un ospite molto “importante” di nome Roberto Alborghetti a parlarci del telefono. Ci ha detto quante ore più o meno bisogna usare il telefono e se fa male o meno, sulla lim ci ha fatto vedere degli schemi: su quanti  chattano con gli amici e quanti ascoltano la musica, ecc. Roberto ci ha letto un libro intitolato “Pronto sono il librofonino” che racconta di un bambino che ovunque fosse, aveva con se sempre il telefono e quando dormiva lo teneva vicino alla testa nel letto.

Roberto ci ha detto che il “librofonino” spiega il comportamento da tenere, poi ci ha parlato del cyberbullismo ossia dei bulli che offendono le persone, per esempio: amici del gruppo whatsapp, cugini, ecc. Infine ci ha anche detto che chi sta troppo sui giochi del telefono può svenire. Verso le 12.57 i bambini della 4° A-B hanno iniziato a fare delle domande, es. “Perché i genitori danno il telefono ai bambini? Per stare più vicino a loro e per vedere dove si trovano”. Verso le 12.59 Roberto è andato via e la maestra Simona ha distribuito a tutti noi il “Librofonino”.

Nicole Di Paola

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Era giovedi e tutti stavamo aspettando un ospite speciale: Roberto Alborghetti! Alla fine della ricreazione arrivò il giornalista e ci spiegò tutti i rischi di internet e dei social network, come erano fatti i cellulari (o telefoni) e delle storie su dei bambini vittime di cyberbulli. Alla fine ci consegnò i suoi libri tutti autografati. Lo salutammo e andò via.

Elena Antonucci 4°A

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Lo scrittore è venuto  giovedì 19 aprile alle 10:30. Era alto,giovane,gli occhi chiari e i capelli marroni. Quando è arrivato ci ha spiegato qualche cosa su i telefoni. Ci ha anche spiegato delle cose sul cyber bullismo e di una ragazza che ha postato foto e i suoi amici l’anno presa in giro.

Alla fine ci ha fatto fare qualche domanda, mi ricordo una domanda (Perché i bambini passano più tempo a guardare il telefono invece di praticare sport?) La lezione mi è piaciuta e anche il libro perché ce lo ha  fimato.

Eleonora Perra

FINE SECONDA PARTE – CONTINUA

 

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