
Proponiamo la bella e toccante lettera che le maestre della Primaria di Pico (FR) hanno scritto ai loro alunni al termine dei cinque anni di scuola.
Cari bambini, certi legami vanno al di là di un semplice orario scolastico. Essere insegnante per quanto ci riguarda, è uno dei mestieri più belli al mondo che richiede impegno e sacrifici, ma l’affetto che ci avete regalato in ogni anno scolastico, gli abbracci stretti che vorrebbero essere infiniti, raccontano molto di più di un semplice lavoro.
Ricordiamo benissimo il vostro primo giorno di scuola quando arrivammo in classe. Avevamo addosso i vostri occhi e sicuramente qualcuno di voi avrà pensato:”E queste chi sono?!” Mentre memorizzavamo i vostri nomi abbiamo iniziato a conoscerci, a rompere il ghiaccio e ad entrare in confidenza senza mai oltrepassare quell’invisibile muro sottile che ci divide: voi gli alunni e noi le insegnanti.
La scuola ormai è giunta al termine, abbiamo condiviso momenti importanti, alcuni seri, altri decisamente fuori dal normale. Qualcuno potrebbe dire che un insegnante dovrebbe trasmettere in classe rigore e disciplina, sapete invece cosa vi diciamo? Siamo contente di non aver trasmesso solo questo. Ci conoscete è questo il nostro modo di fare scuola e non lo cambieremo per nulla al mondo. Far stare bene gli alunni, la vostra serenità per noi viene prima di tutto e se le lezioni avvengono con un pizzico di follia … che male c’è? Purchè non si perda mai la serietà della disciplina insegnata.
Adesso godetevi le vacanze, avete lavorato tanto e ve le meritate. Per compiti vi suggeriamo di …
– Fare almeno una capriola al giorno;
– Correre nei prati o sulla spiaggia;
– Urlare all’eco:”Chi è più bello tra me e te?”e ascoltare cosa risponde;
– Giocare con la fantasia;
– Assaggiare tutti i gusti di gelato;
– Guardare le stelle cadenti ed esprimere il desiderio più bello;
– Leggere un bel libro;
– Inventare le parolacce da dire quando si è arrabbiati, tipo: oh bulacca! Peralessa! Facciadibrodinoriscaldato!
Poi, con calma, penserete alla nuova avventura che vi aspetta, ma tranquilli perché le medie non sono cosi terribili…Fate il vostro dovere sempre, studiate non per gli altri, per i genitori o gli insegnanti ma per voi stessi. Abbiate sempre il desiderio di sapere e conoscere la realtà intorno a voi, fate di tutto per realizzare i vostri sogni. Ricordate di emergere semprei, fatelo nell’onestà e nella correttezza che vi contraddistingue: E quando la vita ve lo richiederà, solo allora, sarà necessario quel passo indietro perché l’UMILTA’ ripaga sempre.
A stare con i bambini, si dice che si diventa come loro. Ed è vero. Ed è un privilegio avere un cuore che assomigli a quello di un bambino. Volevamo regalarvi la luna, per andare a lezione di cielo senza scordare la terra. Il tempo è scaduto e la lezione di oggi mi dice che quel filo, come quello di un aquilone, ora lo dobbiamo lasciare andare, perché lo chiama un altro vento che lo spingerà più lontano. Per quanto ce l’abbiamo messa tutta, non siamo riuscite a fare tutto quello che avremmo voluto, tutto quello che era necessario ad ognuno di voi, a dare quel “tutto” che si spostava sempre avanti come l’orizzonte che non si raggiunge mai. Un’opera incompiuta la nostra,, incompleta, aperta al domani. Cosi deve essere. Le maestre che siamo si fermano qui. Mettiamo il punto. Punto e non basta perché certe storie continuano anche quando finiscono. E le nostre sono storie a prova di gioia, di pazienza, di litigio, di perdono e di amore.
Dove noi finiamo in un altro modo inizia il vostro futuro. Incominciate a scegliere in ogni momento della vostra vita da che parte stare. Quella dell’onestà è quella che abbiamo provato ad insegnarvi.
Le vostre maestre:
Anna, Laura, Loredana, Marina, Paola, Patrizia, Santina e Valentina