C’è qualcosa di misteriosamente appassionante nei “serpentoni” di folla che, ogni anno, nel quartiere periferico di Liniers, a Buenos Aires, si incanalano in paziente attesa che scocchi la mezzanotte del 7 agosto. A quell’ora si apriranno le porte del Santuario posto sulla via Cuzco e sono in migliaia coloro che vogliono avere il privilegio di essere tra i primi a toccare il vetro di una nicchia che protegge un piccolo grande simulacro, raffigurazione iconografica di colui che è considerato “il Santo più amato dell’Argentina” e “il Santo più venerato dai lavoratori argentini”, ossia San Gaetano Thiene.
Da più di cento anni, il Santuario di San Gaetano Thiene, a Liniers, è il fulcro di una devozione popolare per certi aspetti unica nel panorama mondiale della religiosità. Le parole non bastano per definire “un luogo costruito con il lavoro pieno d’amore di tutti i lavoratori e i lavoratori del nostro Paese, quelli che si alzano ogni giorno e lavorano; quelli che non rubano, ma che lavorano; quelli che non vivono di ciò che è prodotto dal lavoro altrui, ma che lavorano”: così disse il 7 agosto 2008, in un’appassionata omelia, l’arcivescovo di Buenos Aires, l’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio, ora Papa Francesco.
Infatti, nei quattordici anni trascorsi alla guida della grande arcidiocesi bonariense, Bergoglio mai mancò di partecipare a Liniers alle celebrazioni di agosto. Ogni anno era là, in mezzo alla gente, a rendere omaggio al “Santito” – la piccola statua del San Gaetano, venerato come “Patrono del pane e del lavoro” – e a pronunciare riflessioni e pensieri di grande forza spirituale e sociale. Un culto sorprendente quello fiorito in terra argentina per il Santo di origine italiana – il Thiene nacque a Vicenza nell’ottobre del 1480 –, ordinato sacerdote il 30 settembre 1516, Fondatore della congregazione religiosa dei Chierici Regolari, popolarmente conosciuti come Teatini, testimone di un’esistenza vissuta intensamente e consumata nella missione per una Chiesa rinnovata nello spirito della carità evangelica: sarà elevato alla gloria degli altari nel 1671, a 124 anni dalla sua morte, avvenuta a Napoli il 7 agosto 1547.
Perché il Santuario di San Gaetano di Liniers riveste un grande significato per Buenos Aires e l’Argentina? Perché il futuro Papa Francesco è così legato a San Gaetano? Quali i messaggi e la testimonianza espressi dall’arcivescovo Jorge Mario Bergoglio ogni 7 agosto nel quartiere di Liniers?
Nelle pagine di “Come chicchi in una spiga di grano” – titolo che fa riferimento proprio ad una frase dell’arcivescovo Bergoglio, che sottolineava uno dei principali elementi iconografici della piccola statua di San Gaetano – Roberto Alborghetti ricostruisce la storia e le principali vicende del Santuario di San Gaetano, sottolineando l’influsso che l’esperienza di Liniers è destinata ad avere sul futuro Papa Francesco. Una presenza, quella dell’arcivescovo, sempre molto attesa dalle centinaia di migliaia di fedeli affluiti nel quartiere di Buenos Aires. Bergoglio – dopo la celebrazione della Messa – percorreva a piedi, in senso contrario, le due chilometriche file (una “veloce”, l’altra “lenta”) che i pellegrini formano davanti al Santuario, in attesa di rendere grazie a San Gaetano. Si intratteneva per ore con i fedeli, ascoltandoli, benedicendoli, incoraggiandoli, accarezzando i volti dei bambini, sostenendo gli ammalati.
Sempre molto coinvolgenti, e di grande impatto, le omelie pronunciate di anno in anno: già disegnano gli stessi orizzonti che dal 2013 Papa Francesco sta proponendo alla Chiesa universale, al mondo, alla società. Già si percepisce, in quei pensieri, quella che è l’ansia apostolica di un Pastore che pone ai fedeli, agli uomini e alle donne di buona volontà, la sfida della “Chiesa delle periferie”, della “Chiesa dell’ascolto”, della “Chiesa come ospedale da campo”, della Chiesa che cammina con i poveri, che non chiude le porte a nessuno, che include e non esclude.
“Nel ricostruire le tappe biografiche e apostoliche del futuro Papa Francesco – scrive Roberto Alborghetti – non si può prescindere dal 7 agosto e da San Gaetano. La serie di omelie pronunciate durante la “Messa grande” delle 11 si innerva in quella “pastorale dell’incontro” e in quella “mistica popolare” care all’arcivescovo di Buenos Aires… È un’immagine viva e sincera di un’Argentina che non smette mai di camminare e sperare’”.
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DATI TECNICI
Titolo: COME CHICCHI IN UNA SPIGA DI GRANO
Sottotitolo: San Gaetano Thiene, Papa Francesco e lo straordinario “fenomeno” del 7 agosto a Liniers, Buenos Aires
Autore: Roberto Alborghetti
Copertina: Illustrazione di Umberto Gamba
Prezzo al pubblico: 6 Euro
Editore: Velar, Gorle, BG
Pagine: 102