






Photo Credits: © Daniele Molajoli – Accademia di Francia a Roma-Villa Medici
Fino al 22 maggio scorso, l’Accademia di Francia a Roma–Villa Medici ha presentato in anteprima la mostra-evento Gribouillage / Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly concepita dalle due curatrici Francesca Alberti (Villa Medici) e Diane Bodart (Columbia University), con la collaborazione di Philippe-Alain Michaud, in qualità di curatore associato (Centre Pompidou). La “prima” a Villa Medici sarà ora seguita dalla mostra a Beaux-Arts di Parigi dal 19 ottobre 2022 al 15 gennaio 2023.
Con circa 300 opere originali che vanno dal Rinascimento all’epoca contemporanea, questa duplice presentazione mette in luce uno degli aspetti più sconosciuti e meno controllati della pratica del disegno. Affrontando le molteplici sfaccettature dello scarabocchiare in ambito artistico, dagli schizzi imbrattati sul retro dei dipinti agli scarabocchi che diventano vera e propria opera, l’esposizione mostra come queste pratiche grafiche sperimentali, trasgressive, regressive e liberatorie, che sembrano non obbedire a nessuna regola, hanno da sempre scandito la storia della creazione artistica.
Il Rinascimento, per liberarsi dai vincoli del Disegno poi detto “accademico”, ha prodotto forme grafiche libere, istintive e gestuali, che evocano i disegni rudimentali dei bambini, le divagazioni calligrafiche ai margini dei manoscritti o ancora i graffiti di mani anonime che ricoprono i muri delle città. Picasso, parlando appunto dei bambini, affermava: “Mi ci è voluta una vita intera per disegnare come loro”; ma già Michelangelo si divertiva a imitare i personaggi (fantocci) disegnati maldestramente sulle facciate fiorentine. L’esposizione esplora questo lato nascosto del fare artistico e invita i visitatori a spostare lo sguardo sul retro dei dipinti o sulle pareti della bottega, al margine dei disegni o sotto gli affreschi staccati.
Proponendo accostamenti inediti tra le opere dei maestri della prima modernità, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Pontormo, Tiziano, Bernini…, e quelle di noti artisti moderni e contemporanei, Picasso, Dubuffet, Henri Michaux, Helen Levitt, Cy Twombly, Basquiat, Luigi Pericle…, la mostra rimette in questione gli ordini cronologici e le categorie tradizionali (margine e centro, ufficiale e non ufficiale, classico e contemporaneo, opera e documento) e pone la pratica dello scarabocchiare al centro della pratica artistica.
Nata da un progetto di ricerca promosso dalle curatrici, la mostra, co-prodotta con Beaux-Arts di Parigi, è il risultato di un lavoro di coordinazione internazionale su ampia scala. Si avvale del sostegno del Centre Pompidou di Parigi e di una partnership con l’Istituto Centrale per la Grafica a Roma. Gribouillage / Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly, conta notevoli prestiti concessi da prestigiose istituzioni italiane ed europee, tra cui: Galleria degli Uffizi, Firenze; Gallerie dell’Accademia, Venezia; Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli; Biblioteca Reale, Torino; Opera Primaziale Pisana, Pisa; Musée du Louvre, Parigi; Staatliche Museen, Berlino; Museu Nacional Soares dos Reis, Porto; Bibliothèque Sainte-Geneviève, Parigi; Casa Buonarroti, Firenze; Archivio Nazionale di Stato, Roma; Musée du Petit Palais, Parigi. Le due mostre concepite in modo complementare offrono una selezione di opere e una lettura in chiave scenografica originale.
La mostra a Roma ha presentato in esclusiva alcuni prestiti eccezionali: lo straordinario palinsesto di disegni tracciati sul retro del Trittico della Madonna di Giovanni Bellini, conservato alle Gallerie dell’Accademia a Venezia, che il pubblico ha avuto l’occasione di scoprire per la prima volta, così come i disegni di Benozzo Gozzoli, Fra Bartolomeo, Michelangelo, Pontormo, Tiziano, Taddeo Zuccari, ma anche le opere dei Carraci, di Simone Cantarini, Algardi, Bernini provenienti dalle più importanti collezioni italiane; o ancora la testa grottesca di Leonardo da Vinci, data in prestito dai Beaux-Arts di Parigi ; e il taccuino di Delacroix conservato all’Istituto nazionale di storia dell’arte di Parigi (INHA).
Il legame tra le due mostre di Roma e di Parigi è strutturato su un nucleo di opere comuni alle due sedi espositive, che include le porzioni di pareti staccate della bottega di Mino da Fiesole o dell’atelier di Giacometti; il Ritratto del Fanciullo con disegno di Giovanni Francesco Caroto; le fotografie di Brassaï e di Helen Levitt così come le varie opere emblematiche di Cy Twombly, di Asger Jorn, del gruppo Cobra, di Luigi Pericle e di altri maestri della modernità come Giacomo Balla.
L’ha ripubblicato su ROBERTO ALBORGHETTIe ha commentato:
“GRIBOUILLAGE / SCARABOCCHIO. FROM LEONARDO DA VINCI TO CY TWOMBLY “: THE EXHIBITION MOVES FROM ROME TO PARIS