ADDIO A ELISABETTA, LA REGINA


Addio ad Elisabetta, la Regina. Se ne va, con lei, un po’ della nostra storia. Quella che è iniziata sui banchi di scuola, quando sui libri di testo incontravi lei, Sua Maestà Britannica, simbolo e rappresentante del Regno Unito. Elisabetta, la Regina dei foulard e dei simpatici cappelli. La Regina elegante, i suoi discorsi in Parlamento, rispettosa delle prerogative dei governi e dei primi ministri (ben quindici) via insediatisi a Downing Street. E nella mente univi la Regina all’immagine del Regno Unito, alle sue mode, alla sua cultura, al suo ruolo sulla scena del mondo. Sicchè, viva l’Inghilterra! E da giovanissimo non sognavi altro che arrivare lassù, a Londra, ed immaginavi di appostarti a Buckingham Palace, nella speranza di  vederla sfrecciare lungo il Mall, teatro di indimenticabili parate reali.

Addio Elisabetta, fiera ed austera, donna forte a difesa delle istituzioni, emblema di quella monarchia costituzionale che è esempio di democrazia, rispetto, tolleranza, pur con tutte le difficoltà dei tempi e della contemporaneità. Ci mancherà, Elisabetta.

Nel partecipare al cordoglio del suo popolo – che è poi del mondo intero –  ci piace ricordarla con tre immagini. Innanzitutto con il suo stendardo e vessillo personale, identificativi del ruolo di capo del Commonwealth: è composto dalla lettera “E” (iniziale di Elisabetta) dorata e coronata, circondata da una ghirlanda di rose e foglie d’oro, su sfondo blu. Poi con l’immagine di una rosa, quella che Elisabetta dedicò allo scomparso consorte, il Duca Principe Filippo di Edimburgo: è la bellissima “Shrub Rose”. La Sovrana, amava le Rose, quelle stesse rose che sono il tema della straordinaria iniziativa “Le Rose dell’Anno” che da due anni è promossa a livello internazionale proprio da Regno Unito ed Italia, attraverso ACT Group ed OKAY!

Infine, la ricordiamo con uno dei più affascinanti e maestosi ritratti che mai le potessero dedicare: il dipinto creato nel 1970 da John Townsend e custodito presso la storica Council House di Nottingham.

Tre immagini, per essere vicini al popolo di Elisabetta, che ora la piange, perchè perde in lei un baluardo, fondato sulla roccia.

Pubblicità