
Non riesco proprio a capire tutto il clamore mediatico sul fatto che il Dirigente di un liceo bolognese abbia deciso di dire stop all’uso del cellulare durante le lezioni. Non c’è nulla di clamoroso.
Nella stragrande maggioranza delle scuole è la normalità (almeno fino alla secondaria di primo grado). Ma siamo in Italia, dove i mezzi della comunicazione – e coloro che giocano ad “influenzare” sui social- spesso non si informano e non si documentano (un paradosso: gli informatori non si informano). E dove, in Italia, i regolamenti sono dimenticati o ignorati (perfino da blasonati cronisti e conduttori tv). Sicché, al caos si aggiunge altro caos.
Va precisato che il divieto d’uso del cellulare a scuola (dove è consentito solo per attività strettamente didattiche) è indicato in una disposizione del 15 marzo 2007 (ben 15 anni fa!) emanata dal Ministero dell’Istruzione. Appunto, non è una novità. Lo sanno gli stessi Dirigenti degli Istituti Comprensivi. Lo sanno gli studenti: e ne abbiamo incontrati a migliaia in questi anni.
Tra l’altro, tutto scritto anche nei libri “Social o dis-social?” e “(De)generazione digitale “, Funtasy Editrice. Ma la memoria è corta. E la voglia di documentarsi, prima di parlare o scrivere, è ormai un optional. Purtroppo.
#smartphone #usotelefoninoascuola #libri #degenerazionedigitale #socialodissocial
